I puzzle rendono i bambini bravi in matematica, secondo un recente studio americano, riportato dal Corriere della Sera di alcuni giorni fa:
Non volete figli somari in matematica? fateli giocare con i puzzle tra i 2 e i 4 anniLa competenza nel risolvere i puzzle è legata a diverse abilità prassiche e cognitive. Tra queste troviamo, per citarne alcune, le abilità visuo-spaziali e le funzioni esecutive, che giocano un ruolo importante anche nello sviluppo delle competenze matematiche.
Nella nostra pratica quotidiana, incontriamo spesso bambini che non amano i puzzle e che, pur sollecitati dai genitori attenti e premurosi, evitano accuratamente questo tipo di attività, che in genere per loro è difficile.
Ma come fare, allora, per stimolare i bambini a giocare ai puzzle?
I primi puzzle devono essere composti da pochi pezzi, grandi e ben contrastati. Esistono per esempio dei puzzle di gomma, per giocare nel bagnetto e che, umidificati, restano attaccati alle pareti della vasca.
L'attività che ha più successo da noi è giocare a scomporre e ricomporre le immagini, a partire dalle foto o immagine che preferiscono, per esempio quella del loro gatto, dei loro giocattoli, dei loro amici e famigliari.
Verso i tre anni, quando i bambini scoprono le forbici, si può iniziare a tagliare in pochi, grandi, pezzi le foto e poi giocare a ricomporle.
Sarà più facile per loro avere piacere e mantenere l'attenzione, se la foto rappresenta qualcosa di famigliare e significativo per loro.
Se poi possono utilizzare lo scotch per rimetterla insieme, sarà davvero un'attività divertente
Se proponete attività sedentarie, è normale che il bambino abbia bisogno di muoversi dopo pochi minuti: il suo tempo di attenzione cresce con il tempo. Non solo i puzzle, ma anche e soprattutto le attività di ritmo e movimento stimolano le abilità cognitive dei bambini tra 2 e 4 anni.
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